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LA CALABRIA TRA MARE E MONTI 

 

 

LA COSTA DEGLI DEI

La denominata Costa degli Dei designa un tratto di Costa Tirrenica tra Pizzo e Nicotera, considerato come uno dei più belli della Calabria e dell’Italia. La Costa copre ca. 40 Km di litorale stupendo per la sua diversità, tra meravigliose coste frastagliate a strapiombo sul mare e ampie spiagge sabbiose. Il litorale è percorso da paesini caratteristici alle origini antichissime come Tropea, la Perla del Tirreno o il borgo di pescatori di Pizzo.

Il mare della Costa degli Dei è inoltre caratterizzato dalla sua purezza e da un intenso colore turchese. Queste acque sono un vero paradiso per chi vuole fare snorkeling o immersione per ammirare i meravigliosi fondali dove si incontrano la fauna e flora ittica più numerosa e diversificata in Italia… oppure per chi vuole semplicemente fare il bagno in uno scenario affascinante.

 

PIZZO – La Dolce Vita

 

 

Pizzo è una delle antiche città della Magna Grecia del Tirreno, costruita insieme con Vibo Valentia e la ormai scomparsa Crissa. Pizzo è considerato come uno dei gioielli della Costa degli Dei con Tropea. Una visita a Pizzo deve

assolutamente prevedere la suggestiva Chiesetta di Piedigrotta, consacrata alla Madonna di Pompei. Piedigrotta è un esempio eccezionale di arte popolare, scavata nel tufo sulla costa nel XVII da marinai napoletani che fu estesa più tardi nel XIX secolo da 2 artisti pizzitani che hanno scolpito statue di santi venerati e scene bibliche. Le stradine del centro storico di Pizzo portano verso l’animata Piazza Repubblica ed al Castello Murat, dove Joachino Murat, cognato di Napoleone e Ré di Napoli, fu ritenuto prigioniere ed esecutato nel 1815. È sepolto nel Duomo San Giorgio. Concludete con dolcezza la vostra visita con un assaggio del delizioso gelato Tartufo da uno dei gelatai tradizionali della Piazza centrale.

Da assaggiare… Il Tartufo di Pizzo

Opera dei gelatai di Pizzo l'invenzione del gelato chiamato “Tartufo”. Il Tartufo di Pizzo però, non ha niente a che fare con i Tartufi industriali che si servono normalmente nei bar o nei ristoranti. Il gelato delicato ha una forma tondeggiante con un “cuore” irresistibile, ed è prodotto artigianalmente con molta cura. L’ingrediente base è il gelato alla nocciola, che viene modellato, rigorosamente nel palmo della mano, a forma di semisfera. Quindi si scava un piccolo foro all’interno e lo si riempie con cioccolato amaro fuso. Il tutto viene racchiuso in un’eguale quantità di gelato alla nocciola, e per ultimo rotolato nella polvere di cacao mista a zucchero.

 

TROPEA / CAPO VATICANO – Il Porto di Ercole

 

Secondo alcune leggende, la bella cittadina antica di Tropea, o Perla della Costa degli Dei fu fondata da Ercole per venire a riposarsi tra le sue fatiche. Scendendo a piedi il Corso Vittorio Emanuele che divide il centro storico e i suoi

numerosi vicoli, dove si possono ammirare i vecchi palazzi nobili e le botteghe tipiche. Si raggiunge in fondo i vari punti panoramici dello scoglio sull’Isola Bella e la Chiesa Santa Maria. Da lì, delle scale strette conducono al lungomare e, costeggiando la pineta, si raggiunge il Porto, da cui si gode di una vista spettacolare sullo scoglio di Tropea.

A ca. 10 minuti da Tropea attraversando i campi di cipolla rossa, si trova il leggendario promontorio di Capo Vaticano. Dal Faro di Capo Vaticano, una suggestiva passeggiata panoramica vi invita ad ammirare la costa frastagliata, che abbraccia l’intero Golfo di Gioia Tauro, partendo dalle bellissime spiagge di Grotticelle, la costa calabrese fino alla Sicilia, le Isole Eolie e lo Stromboli.

 

Da assaggiare… La Marmellata di Cipolla Rossa

La famosa Cipolla Rossa di Tropea è composta da varie tuniche concentriche carnose di colorito bianco e con involucro rosso; è coltivata in queste zone da oltre duemila anni, importata dai Fenici, e da oltre un secolo, ora abbinata al turismo, contribuisce allo sviluppo socio-economico della zona. La dolcezza dell'ortaggio dipende dal microclima particolarmente stabile nel periodo invernale, senza sbalzi di temperatura per l'azione di mitezza esercitata dalla vicinanza del mare, e dei terreni freschi e limosi, che determinano le caratteristiche pregiate del prodotto. Un derivato tipico e tradizionale è la deliziosa Marmellata di cipolla che abbina delicatamente bruschette, formaggio pecorino e carni grigliate.

 

VIBO VALENTIA – La Calabria Normanna

Antica colonia greca del VII a.C. chiamata Hipponion , l’attuale capoluogo di Provincia Vibo Valentia fu di seguito una significativa città militare romana sulla strategica Via Popilia chiamata Vibo Valentia, per diventare poi un importante centro normanno –svevo che Federico II rinominò Monteleone di Calabria. È a questa epoca che risale il Castello, iniziato da Ruggero il Normanno e ampliato da Federico II. La città ripreso il suo nome romano nel 1928.

Il Castello di Vibo ospita oggi il Museo Archeologico della Magna Grecia che conserva i reperti dell’antica Hipponion e della Valentia romana. Fra altri tesori il Museo custodisce una Laminetta Aurea, datata III secolo a.C., il più antico e completo testo orfico mai rinvenuto sia in Italia che in Grecia.

 

MONTE PORO – Le Tradizioni Contadine

Il Monte Poro è un promontorio granitico dell’entroterra di Tropea che culmina a 705 m e che delimita i golfi di Sant’Eufemia e di Gioia Tauro. È stato un territorio molto fertile, ricco di sorgenti, quindi con un’estrema varietà botanica. La zona è popolata da numerosi paesini di antica tradizione contadina, dove si possono ancora vedere le vecchie case contadine immerse nel verde dell’altipiano.

Attraversando l’altopiano del Monte Poro, uno dei villaggi caratteristici della zona è Zungri. Lì è stato scoperto un insediamento rupestre del XII secolo fatto di grotte costruite da monaci Basiliani venuti dall’Oriente. Questo insediamento è un testimonio unico nella regione di un particolare modello di vita sociale di questi monaci. Il villaggio rupestre conta ca. 100 grotte scavate nella roccia, con ambienti monocellulari e bicellulari, dove si possono anche vedere i forni a pane e a mattoni.

Altri suggestivi villaggi del Monte Poro sono Joppolo e Nicotera, al confine con la

 pianura di Rosarno. Joppolo è uno splendido borgo fondato da un capitano siciliano

nel 1300, dove è ancora visibile la Torre Parnaso del XVI secolo, una delle numerose torri di avvistamento della costa che furono costruite all’epoca per controllare le incursioni saracene. Nicotera, altro bellissimo borgo e vero terrazzo sul mare, vale una visita al Duomo ed al Castello. Oltre ad una passeggiata nel centro storico caratteristico, si può scendere sulla spiaggia di Nicotera Marina, dove i pescatori appoggiano le loro barche, nominate dalle loro mogli o dalla Madonna.

Da assaggiare… La ‘Nduja

L'origine resta ancora da accertare, secondo alcuni sarebbe stata introdotta dagli Spagnoli nel cinquecento assieme al peperoncino, ma come suggerisce il termine ricorda un insaccato Francese che potrebbe essere stato importato nel periodo Napoleonico (1806-1815). La 'nduja (dal francese “andouille”) è un famoso insaccato di maiale, certamente inventato con l'introduzione del peperoncino che non è soltanto condimento, o conservante ma elemento caratterizzante. La 'Nduja è un salume tradizionale di l’area geografica di Spilinga che oggi viene presentato come prodotto originario ed esclusivo della Calabria e costituisce, infatti, uno degli elementi base di una recente unità alimentare della regione.

 

LE MONTAGNE

 

SERRA SAN BRUNO – Calabria Mistica

L’altro viso della Calabria sono le montagne che coprono l’interno del territorio. Salendo nelle montagne per ca. 1h30 si raggiunge il carino borgo di Serra San Bruno, nominato da San Bruno che fece costruire nell’XI secolo il Monastero della Certosa, immerso nel verde delle foreste. Oggi vivono ancora alcuni monaci di clausura, venuti dal mondo intero, seguendo sempre le severe regole di vita di San Bruno. La Certosa non è aperta ai visitatori esterni per non disturbare i monaci, ma il Museo, costruito all’interno della clausura ricostituisce all’identico il loro modo di vita ed è molto bene documentato da oggetti, fotografie e filmini. Uscendo dal Museo, ci invita una passeggiata “mistica” fra i boschi che porta al Laghetto dei Miracoli, dove San Bruno veniva a raccogliersi ed alla Chiesa Santa Maria del Bosco. Un’escursione nelle Serre è l’occasione di assaggiare i prodotti tipici locali come i Funghi Porcini.

Da assaggiare… I Funghi Porcini

Prodotto tipico e genuino delle Serre Vibonesi, di qualità eccellente, che non teme confronti e non ha rivali. Forse il migliore su scala nazionale. Si trovano nelle Serre diverse varietà di funghi; il Porcino, il re dei funghi, con un cappello convesso, bruno e carnoso, con carne bianca, molto comune in Estate ed in Autunno specialmente dopo una pioggia; il Prataiolo al profumo penetrante e gusto delicato che si trova nei prati umidi e nei boschi, l’Ovolo Buono, uno dei più saporiti funghi mangerecci, il Gallinaccio con cappello imbutiforme color arancione e l’intero gialliccio, gli Spagnoli con cappello quasi sferico, i Chiodini buoni che vivono a gruppetti nei boschi di castagno, querce, con cappello e gambo color nocciola.

 
 

STILO / BIVONGI – La Calabria Bizantina

 

Stilo è una delle località più belle della Calabria, una cittadina meravigliosa che si arrocca alle pendici del Monte Consolino, a 400 m. s.l.m. L'origine di Stilo è ancora un mistero, sarebbe strettamente legata alle vicende di Caulonia Greca, distrutta da Dioniso il Vecchio nel 389 a.C. Notizie certe si hanno intorno al IX secolo con l'arrivo nella Vallata dello Stilaro di monaci Basiliani venuti dall’Oriente che vivono tradizionalmente in delle grotte naturali, che ancora oggi sono decorate con affreschi del X sec. d. C. I monaci costruirono alle pendici del Monte Consolino la famosa Cattolica, facendo di Stilo il centro bizantino più importante della Calabria meridionale. La Cattolica è una piccola chiesa bizantina a pianta centrica di forma quadrata, piccolo gioiello di architettura bizantina.

Altro luogo emblematico della Calabria Bizantina è Bivongi e il suo bel Monastero greco-ortodosso di San Giovanni Theristis. Proprio nella Vallata dello Stilaro visse ed operò nel IX secolo San Giovanni Theristis. Dopo la sua morte la sua fama presso le popolazioni della zona crebbe così tanto che esse lo acclamarono santo e fecero di questi luoghi meta di pellegrinaggio.

Da assaggiare… Il Vino Bivongi

Vino di lunga tradizione, risalente all’Antica Enotria e prodotto sui territori della Magna Grecia, il Bivongi si produce sul versante orientale della Serre, nella valle del Torrente Stilaro, nei comuni di Bivongi, Caulonia, Monasterace, Riace, nella Provincia di Reggio Calabria. Il Bivongi è un vino Doc relativamente leggero che varia dai 10% ottenuta nella tipologia bianco, fino ai 12,5% massimi raggiunti dal rosso Riserva, alcune cantine riescono ad avere anche gradazioni intorno al 14,0%.